C’è chi se n’è scordato, chi la ignora completamente, chi non ha idea di che cosa io stia parlando…e poi c’è chi la frequenta!
Come vi avrà suggerito il titolo, è proprio della Succursale del liceo Alessi che parlo!
Quest’anno è toccata a noi 2009 e a qualche 2010 (vi sentite vecchi, vero?) svegliarsi consapevoli di non poter fare toccata e fuga da Mastro Cianuri prima del suono della campanella che segna l’ingresso in centrale. Invece, simultaneamente ad essa, è il rumore della campanella della sede succursale che ci risveglia dai nostri pensieri e ci spinge a cercare di non essere investiti da macchine e motorini, mentre attraversiamo il parcheggio del bar Piselli in tutta fretta!
Dopo già quasi due mesi, è ormai abituale appostarsi al cancello quei cinque/sette minuti con in mano il dizionario di latino o il libro di matematica, senza i quali probabilmente ci sbilanceremmo all’ indietro, causa il peso dello zaino che portiamo sulle spalle.
Ma i nostri timpani si attivano completamente, quando, dalle 8:00 alle 8:05 le professoresse e i professori fanno il loro ingresso trionfale nel parcheggio per loro adibito nella scuola, strimpellando il clacson per evitare di farci fare una brutta fine.
E il baccano vince anche le cuffiette cancella-rumore, perciò non è necessario abbassare il volume della musica o addirittura toglierle
Capiamo che è il momento di accalcarci sulle scale esterne all’istituto che ci consentono l’accesso alla nostra ala, quando vediamo che gli studenti del Pascal ci passano accanto consapevoli di aver sviluppato un sistema uditivo “anti-primini”, grazie al quale non sentono le nostre voci e non percepiscono la nostra presenza.
Ed ecco che siamo pronti fortunatamente o sfortunatamente alle 5 o 6 ore di lezione che ci aspettano, fra la novità delle macchinette di cibo e caffè, corridoi stretti in cui le bidelle cercano di non rimetterci il fiato e continue occhiate verso l’orologio, in attesa che raggiunga il minuto dell’inizio della ricreazione.
E voi? Ve la ricordate la succursale?
P.S. per voi più grandi che spero mi stiate leggendo: l’atmosfera, senza di voi, è davvero diversa e contiamo costantemente il tempo rimanente a qualche giornata in Centrale pregna di quel brio studentesco che ci ricorda che il prossimo anno anche a noi “primini” sarà concesso di arrivare ogni mattina in Via Ruggero d’Andreotto!
A presto!
Livia Fiacca 1G
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