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ELEZIONI AMERICANE 2020



In queste ultime settimane negli Stati Uniti si sono tenute le 59’ elezioni presidenziali, combattute tra i due “giganti”, il partito democratico, quello repubblicano e i rispettivi candidati: il democratico Joe Biden contro il repubblicano e presidente uscente Donald Trump. Dopo questi ultimi quattro anni si è potuta registrare un’affluenza eccezionale ai seggi maggiore persino di quella avuta con l’ex presidente Barack Obama. A causa della pandemia in queste elezioni tantissimi americani, nonostante le minacce del presidente Trump, si sono avvalsi del loro diritto di votare via posta ed a solo una settimana dalle elezioni avevano già votato più di 60 milioni di americani.

I risultati di queste elezioni hanno dimostrato per l’ennesima volta quali sono gli stati “blu” e quali quelli “rossi”, confermando per lo più le solite posizioni, ma lasciando anche spazio ad inaspettati “cambi di maglia”. Gli stati più dinamici, più popolosi e in cui c’è una maggiore diversità sociale si sono dimostrati ancora una volta “blu”: lo Stato di New York e gli altri stati del New England, la California e gli altri stati della West Coast e le Hawaii, il Grande Stato dell’Illinois, il Nevada, la Virginia, il Minnesota, il Colorado e il New Mexico; il Michigan, il Wisconsin, la Georgia e l’Arizona questa volta hanno cambiato colore rispetto alle precedenti elezioni, scegliendo di dare i propri grandi elettori ai democratici. I repubblicani si sono assicurati gli stati del sud, gli stati rurali del mid-west e l’Alaska.

Anche in queste elezioni si è reso evidente come negli Stati Uniti a votare i repubblicani siano sempre gli stati più rurali e conservatori, mentre a votare i democratici siano le aree urbane e gli stati con un’economia più attiva.

Il vincitore di queste elezioni è risultato il democratico Joe Biden, che ha alle spalle una carriera in politica di più di 40 anni, e ha anche ricoperto la carica di vicepresidente con Obama. Trump invece sembra non accettare la sconfitta e sceglie di utilizzare questi suoi ultimi momenti da presidente cercando di fare “terra bruciata” a Biden, rimuovendo i vertici delle varie agenzie governative e rimpiazzandoli con altri di sua nomina. Trump è anche il primo presidente in tanti anni a non ottenere il secondo mandato: forse per la sua gestione della pandemia che negli USA ha causato più di 240 mila morti, oppure per il modo di gestire la politica estera, quello che è certo è che il 21 gennaio 2021 Joe Biden, dopo aver ricevuto più di 74 milioni di voti dagli americani e con 306 grandi elettori si insedierà alla Casa Bianca.

D. S.

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