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INCONTRO DEL 28 OTTOBRE SULL’IMMIGRAZIONE




Martedì 28 ottobre, in occasione della giornata di educazione civica, le classi 5A, 5E, 5G e 5M si sono recate nell'aula magna del liceo per partecipare a un importante incontro riguardante un argomento estremamente attuale e di grande rilevanza. 

Si tratta del tema dell'immigrazione, che sentiamo in continuazione discusso e che, tuttavia, nella maggior parte dei casi non riscontra l'attenzione mediatica che meriterebbe, essendo una tematica spesso e volentieri trattata al fine di ottenere voti alle prossime elezioni o per  constatare l'ennesima ondata di morti che arriva dopo una mareggiata. 

Il compito di illustrarlo agli studenti, che dovrebbero essere i primi da sensibilizzare sul tema, è spettato ad Andrea Morante, un ex studente del nostro liceo, che dopo la laurea in scienze politiche è andato a lavorare presso la cooperativa "Unitatis Redintegratio" nell'ambito dei CAS (Centri di accoglienza straordinaria) e a Barbara Pilati, coordinatrice dell'ARCI (Associazione ricreativa e culturale italiana) nell'area dell'integrazione dei migranti.

L'incontro si è aperto con un sondaggio rivolto agli studenti presenti  che aveva fine di valutare la percezione che i giovani hanno di questo diffuso fenomeno. Successivamente Andrea  ha proposto una presentazione sulla storia dei flussi migratori e sullo stato attuale dell'immigrazione, con l'intento di attrarre l’attenzione ed introdurre la fase successiva e finale dell'incontro nella quale gli studenti hanno potuto interfacciarsi in prima persona con due giovani uomini recentemente emigrati dal continente africano: Billa e Mohamed.

Billa, che ha parlato per primo, lavorava come operatore sanitario nel suo paese natale, il Burkina-Faso, prima di essere costretto alla fuga dalla guerra civile tra musulmani sunniti e cristiani. Da quel momento Billa non ha più visto la sua città natale ed ha vagato per l’area nordafricana per mesi, prima di prendere la decisione che gli avrebbe cambiato la vita. Circa quattro mesi fa ha deciso, con una prova di coraggio impensabile, di imbarcarsi nella tratta che parte della Libia per arrivare a Lampedusa, l’itinerario più utilizzato dai migranti africani. Dopo qualche mese a Lampedusa è stato trasferito nel centro d’accoglienza di Perugia, dove si trova da circa un mese. Billa  ha dato prova del suo grande coraggio con un discorso molto emozionante e che ha fatto riflettere la platea, nonostante la barriera linguistica (ha parlato in francese, non avendo ancora imparato l’italiano). 

Mohamed, originario del Mali, ha detto poco di sè, avendo preferito tacere su certe tematiche dolorose e che gli avrebbero fatto riaffiorare ricordi negativi, però  i due operatori che lo hanno accompagnato hanno confermato che sta svolgendo un fantastico processo di integrazione e che si sta mettendo in gioco per aiutare gli altri immigrati nel centro. 

Grazie alle condivisioni di Billa e Mohamed dunque è stato possibile toccare con mano situazioni di disagio che spesso sono ingiustamente taciute, con la speranza di vederle in futuro con occhi diversi, non più di superficiale disattenzione, ma con empatia e premura verso chi ha vissuto in un contesto più sfortunato. Un  ringraziamento speciale va ad Andrea e Barbara, che hanno saputo trattare un argomento così delicato con attenzione e in modo interessante, mantenendo viva l’attenzione degli studenti e, si spera, lasciando loro qualcosa di nuovo.


FRANCESCO CONTI 5G 


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