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L'INCARTRATRICE DEI NUMERI


Ada Lovelace, il cui nome completo era Augusta Ada Byron, contessa di Lovelace, è considerata la prima

persona ad aver programmato un computer, e quindi una delle donne più influenti al mondo in campo

scientifico.

Era molto istruita nel campo della matematica. Infatti, dopo che con sua madre venne abbandonata dal

padre, il poeta Lord Byron, Ada venne fatta istruire nel campo delle scienze così da allontanare i suoi

interessi dalla poesia. La ragazza si dimostrò molto capace, tant’è che riusciva a risolvere calcoli complessi

con grande facilità.

Nel 1833 conobbe il matematico Charles Babbage, che, colpito dalla sua grande intelligenza, decise di

introdurla al progetto al quale stava lavorando. Esso consisteva in una macchina, la cosiddetta “macchina

analitica”, che sarebbe riuscita a svolgere qualsiasi tipo di calcolo. In più, si poteva programmarla tramite

l’inserimento di alcune “carte”, in base alle quali la macchina avrebbe svolto diverse operazioni. Tuttavia la

macchina non venne mai costruita, principalmente a causa della tecnologia del tempo, non

sufficientemente sviluppata.

Nel 1840, però, Babbage venne invitato a una mostra all’Accademia delle Scienze di Torino; dopo questo

evento Luigi Menabrea, ingegnere e politico italiano, pubblicò degli scritti sulla Macchina Analitica. Essi

vennero poi tradotti e approfonditi dalla stessa Lovelace: con “approfonditi” si intende che il numero totale

di pagine dopo l’intervento della matematica venne addirittura triplicato. È tramite questi documenti che

noi possiamo apprezzare il suo ingegno. In essi si può leggere, infatti, come la Lovelace predisse l’avvento

dei computer odierni, affermando che una macchina del genere avrebbe potuto riprodurre addirittura

musica, per esempio. In più, Ada annotò in un foglio una sequenza di carte da inserire nella macchina per

ottenere un certo risultato, in maniera molto simile a un codice odierno. È diviso infatti in “linee di codice”,

alle quali è associata un’operazione specifica. È stato dimostrato che se la macchina fosse stata costruita e il

programma eseguito, esso avrebbe funzionato alla perfezione.

Per questo motivo il codice scritto dalla Lovelace, soprannominata “l’incantatrice dei numeri” dallo stesso

Babbage, è considerato ancora il primo codice mai scritto al mondo. Dal 2009, in onore della scienziata,

ogni secondo martedì di ottobre si festeggia “l’Ada Lovelace Day”, il giorno in cui vengono celebrate le

donne nella scienza.


Lorenzo Perelli 4H

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