Questo quadro di Leonardo da Vinci rappresenta l’ultima cena che il Cristo trascorse con i suoi discepoli prima di essere crocifisso.
Osservandolo nel 2020, l’immagine di tredici persone allo stesso tavolo che passano una serata insieme sembra un’utopia. Oggi come oggi, anche se il diritto di riunione e quello di associazione sono tra i fondamenti del nostro Stato, siamo costretti a rinunciare al piacere di qualche ora tra amici per colpa di una pandemia globale che sta mettendo in ginocchio il mondo. Infatti, il Presidente del Consiglio ha divulgato, e continua tutt'ora, dei dpcm che stabiliscono delle restrizioni e limitano le aggregazioni e gli assembramenti che potrebbero portare al contagio.
Un'altra considerazione che il dipinto di Leonardo ci suscita riguarda la sorte che, con il Coronavirus è toccata alle cerimonie religiose: parzialmente interrotte o modificate durante tutto l’anno per limitare l’avanzamento del visus. In questo momento è consentito celebrare e partecipare ai sacramenti solo se con le giuste precauzioni e in assoluto rispetto delle norme anti-Covid che ormai scandiscono le giornate di ognuno di noi.
Ovviamente tutte le regole stabilite dai Dpcm sono giuste e proteggono la salute di ogni cittadino il quale è lui stesso tenuto a rispettarle per tutelare l’intera Italia.
E.R.
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