Avete già in mente cosa chiedere a Babbo Natale quest’anno? Be’ speriamo che riesca ad accontentarvi, ma non è detto che abbia fondi sufficienti, vista la situazione economica corrente.
Durante le Feste gli italiani sprecano molto, in particolare denaro (43%) e cibo (41%), ma anche carta e imballaggi (11%) e tempo (5%). Tanto che per gli italiani, le feste natalizie rappresentano sì un momento di piacere (28%) ma anche di spreco (23%) quasi a pari merito con i regali (19%).
Un altro enorme problema è il rincaro dell’energia elettrica necessaria per far funzionare le decorazioni luminose nelle vie e nelle strade che, come sappiamo, è tradizione accendere per tutto il mese di Dicembre.
Le singole amministrazioni civiche stanno predisponendo i fondi per illuminare vie e piazze, come di solito; ma problema è che quest’anno è un periodo di crisi energetica generalizzata che obbligherà aziende, piccole e grandi, all’austerità produttiva, forse fino alla chiusura, essendo per loro impossibile far fronte agli esagerati rincari delle bollette.
Fermare un’attività produttiva significa togliere risorse a persone e a famiglie intere. Il quadro di riferimento è drammatico, aggravato, tra l’altro, dalle notizie che arrivano dal fronte di guerra ucraino. Le luminarie natalizie, dunque, sarebbero una bella iniziativa in tempi ordinari, ma stanziare oggi denaro pubblico per le lampadine di Natale può suscitare perplessità.
Infatti, sono sempre di più i dubbi e le domande che assillano un numero sempre maggiore di persone.
Insomma, il Natale in Italia nel 2022 sarà tanto bello quanto costoso, e a questo punto la domanda sorge spontanea: è più importante decorare una città con luci e addobbi vari fino a ricoprirla nella sua totalità, oppure spendere questi soldi per salvare la vita a persone che nonostante si carichino di lavoro, a volte anche pesante, non riescono a resistere di fronte all'aumento del costo della vita?
È vero d'altra parte che le luci di Natale regalano alle città e ai borghi una magia e un'atmosfera suggestiva, che attira anche turismo il quale, a sua volta, è portatore di lavoro ed entrate che aiutano a risollevare l'economia del paese.
Certo è che il Natale senza luci non avrebbe più l'effetto che gli è proprio; una valida soluzione potrebbe essere quella di seguire l'esempio di Parigi, dove le luci rimangono accese per una quantità limitata di ore, fino a quando c'è un traffico significativo di persone per le strade, e poi vengono spente per evitare sprechi.
Il nostro augurio più sentito è che il governo si adoperi per trovare una soluzione adatta alla situazione in tempi brevi, oltre a quello di un felice Natale a tutti!
Gloria Poggioni 4H
Lucia Pastorelli 4H
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