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SPAZIO ALLE DONNE


IL FUTURO TUTTO AL FEMMINILE DELL'ESPLORAZIONE SPAZIALE

Cari alessini e alessine, nonostante i tempi siano difficili, la Siringa non si ferma e con lei neppure Donne nella Scienza, la rubrica che vi racconta i traguardi raggiunti dalle donne in tutti i campi della scienza e le loro storie.

Questo mese ci occupiamo di un tema molto appassionante: l’esplorazione spaziale. Da sempre l’uomo è stato affascinato dalla possibilità di esplorare l’universo al di là del nostro pianeta e, grazie all’impegno di molti uomini e donne nel corso della storia possiamo dire di aver progredito moltissimo in questo senso.

Nei prossimi tre articoli di questa rubrica cercheremo di darvi una visione completa del fondamentale contributo che molte incredibili scienziate stanno dando a questo campo.

Sicuramente la prima cosa che ci viene in mente quando pensiamo all’esplorazione spaziale sono i programmi di volo spaziale veri e propri. Per questo, siamo felici di occuparci in questa rubrica della Missione Artemis della NASA che nei prossimi anni porterà la prima donna sulla luna.

L’esplorazione dello spazio, però, inizia dalla Terra, perciò ci occuperemo anche delle donne che, con i loro studi, pur rimanendo a terra, puntano alle stelle, come il premio Nobel per la fisica 2020 Andrea Ghez o la direttrice dell’UNOOSA (ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico), Simonetta di Pippo.

Speriamo che queste incredibili donne e le loro storie vi affascinino come hanno affascinato noi, buona lettura!


 

Spazio, ultima frontiera: Simonetta Di Pippo candidata alla direzione dell’ESA

Come finalmente l’Agenzia Spaziale Europea potrebbe avere la sua prima donna direttore generale


“Lo spazio è il futuro e tramite l’ESA ne siamo tutti parte”. Questo è uno degli slogan dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA, in inglese, European Space Agency), l’organizzazione internazionale che si occupa di coordinare tutti i progetti relativi all’esplorazione e all’utilizzo pacifico dello spazio in ambito europeo, assicurandosi che gli investimenti per la conquista dello spazio portino risvolti positivi per tutti i cittadini europei.

Fondata nel 1975, l’ESA, nei suoi quarantacinque anni di vita, ha visto sempre e solo uomini alternarsi alla sua direzione, ma questo forse sarà l’anno del cambiamento.

La storia che potrebbe portare la prima donna sulla poltrona di direttore generale dell’ESA, comincia a giugno di questo turbolento 2020. È stato allora, infatti, che l’attuale direttore, Jan Wörner ha annunciato di non avere intenzione di ricandidarsi alla direzione dopo lo scadere del suo mandato, a giugno 2021. Ha affermato, infatti, di voler cedere il passo a un candidato più giovane, che possa dare nuovo impulso al settore spaziale, in costante cambiamento.

A quel punto non è rimasto altro da fare che avviare il processo di scelta di un successore. Questo prevede l’emissione di un bando e la scelta di una candidatura ufficiale da parte di ognuno dei 22 stati membri dell’agenzia, a cui poi si aggiungono, come da regolamento, quelle spontanee di altri candidati autonomi. Tutti i candidati saranno poi giudicati dal Consiglio dell’ESA, in cui ogni stato membro ha un rappresentante, il quale eleggerà, poi, il prossimo direttore generale.

A questo punto sono sicura che vi chiederete su chi sia ricaduta la scelta del governo italiano per la candidatura ufficiale. Ebbene, proprio su Simonetta Di Pippo, colei che potrebbe finalmente portare le donne sul gradino più alto dell’ESA.

La notizia della candidatura della Di Pippo è arrivata il 5 ottobre quando, su Twitter, Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri con delega allo spazio, ha annunciato: “Abbiamo presentato al corpo diplomatico accreditato a Roma la candidata italiana a Direttore Generale dell’Esa: Simonetta Di Pippo”.

Di Stefano ha inoltre aggiunto: “Già direttrice di UNOOSA (Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari dello Spazio extra atmosferico), la Di Pippo è una leader visionaria e innovatrice, nonché manager competente. Un'occasione per tutto il settore spazio Ue".

Ma chi è Simonetta Di Pippo?

Inclusa ad aprile scorso nella lista delle 100 italiane più influenti secondo Forbes, la Di Pippo è un’astrofisica classe 1959, laureata in fisica, indirizzo astrofisica e fisica spaziale con un curriculum a dir poco prestigioso.

La sua carriera è cominciata all’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) subito dopo la laurea, per poi proseguire proprio all’ESA come delegato italiano per la Stazione Spaziale Internazionale.

In seguito la Di Pippo è stata esperta europea per la NASA nell’ambito del programma internazionale di esplorazione di Marte, per poi collaborare allo sviluppo del programma Aurora dell’ESA per l’esplorazione robotica e umana del sistema solare.

Nel 2001 è poi arrivata per lei la nomina a responsabile ASI per il coordinamento della missione Marco Polo e, tra il 2005 e il 2008, è stata Presidente del Comitato di Programma dell’ESA per il volo umano, la microgravità e l’esplorazione. Nel 2007 è stata persino referente per la missione di volo spaziale ShuttleSTS-120 a bordo del quale viaggiava anche il nostro connazionale Paolo Nespoli.

La Di Pippo ha appoggiato, inoltre, lo sviluppo di una Strategia Globale per l’esplorazione (Global Exploration Strategy – GES) che oggi può contare sul supporto di 14 agenzie spaziali nazionali nel mondo e, dal 2014, è direttrice di UNOOSA.

I riconoscimenti che Simonetta Di Pippo ha ricevuto nel corso della sua carriera sono innumerevoli, ma tra tutti ricordiamo il conferimento del titolo di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana nel 2006 e l’ Hubert Curien Award. L’astrofisica ha conseguito, inoltre, due lauree honoris causa: una in Environmental Studies alla St. John University e una in International Relations alla John Cabot University. Dal 2008, inoltre un asteroide, il 21887, porta il suo nome, in quanto l’Unione Astronomica Internazionale ha deciso di rinominarlo “dipippo” in onore dell’impegno che ha dimostrato nell’ambito dell’esplorazione spaziale.

Simonetta Di Pippo è da sempre impegnata anche nella promozione della leadership femminile nel settore aerospaziale. Per questo, nel 2009 ha co-fondato l’associazione Women in Aerospace – Europe. Ne è stata la presidente fino al 2016, quando ha poi assunto la carica di presidente onorario. A partire dall’aprile del 2013, inoltre, fa parte del Global Board Ready Women, un elenco di potenziali top manager redatto dalle Business School europee nell'ambito dell'iniziativa Women On Boards Initiative.

Con anni di esperienza dalla sua parte, Simonetta Di Pippo sembra proprio essere la candidata perfetta alla guida dell’ESA, ma dovrà affrontare una seria concorrenza, come il candidato spagnolo Pedro Duque, attuale ministro della scienza con un passato da astronauta. Infatti Duque partecipò al volo Shuttle del 1998 ed è stato a bordo della Stazione spaziale internazionale nel 2003.

L’elezione di Simonetta Di Pippo potrebbe segnare un momento molto importante nella storia dell’Agenzia Spaziale Europea e non solo. La società moderna ha un disperato bisogno di modelli femminili in posizioni di potere, specialmente in campi tipicamente a prevalenza maschile, come quello dell’esplorazione spaziale e della scienza in generale. Vedere una donna, in particolare una donna carismatica, competente e preparata come Simonetta Di Pippo, ricoprire un ruolo di tale importanza può farci solo bene, perché è così che formiamo ora le menti delle giovani donne e dei giovani uomini che costituiranno la società di domani. Buona fortuna, quindi, a Simonetta, un esempio per ognuno di noi e una stella sempre più brillante.

M. L. O.

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