Ormai pare pleonastico parlare di come la pandemia che stiamo vivendo stia condizionando le nostre vite. Siamo costretti a cambiare le nostre abitudini e, contemporaneamente, assistiamo alla riorganizzare di importanti istituzioni come la scuola. Non a caso, diversamente dagli scorsi anni, abbiamo affrontato questo rientro scolastico con molta più incertezza e incontrando numerose novità.
Siccome molti studenti erano confinati nelle proprie abitazioni a causa di DiD, DaD, positività e quarantene varie, abbiamo addirittura dovuto reinventare la modalità di voto per le elezioni di rappresentati di classe e di istituto. Molti sono rimasti delusi dalla sterile assemblea di classe via Zoom e lì per lì sono sorti anche dei dubbi sulla praticità del modulo Google utilizzato per entrambe le votazioni. Tuttavia una novità interessante è passata in sordina; forse non tutti abbiamo notato come sono mutate le proposte delle liste di quest’anno. Infatti la situazione in cui siamo non ci permette di fare progetti su feste d’istituto, giornate flessibili, eventi e manifestazioni, punti che spesso pullulavano nelle liste studentesche. Si tratta di fattori fondamentali per definire l’identità dei gruppi di studenti e non raramente accade che passino in primo piano, mettendo in ombra proposte meno avvincenti, ma allo stesso modo importanti (se non di più).
Ogni anno si ripete più o meno lo stesso schema: c’è chi promette di organizzare la migliore festa d’istituto mai vista per racimolare soldi per la scuola, chi combatte per reinventare l’evento trasformandolo in ballo scolastico all’americana, chi propone di tenere sondaggi, chi di far istallare pulisci scarpe, chi di far questo e quest’altro… Però quest’anno è stato diverso. Non si poteva proporre un “Fantacalcio alessino” o una settimana flessibile infinita, si doveva essere più concreti ed è stato sicuramente un banco di prova importante per chi aspirava a un posto nel Consiglio d’istituto.
Ad ogni modo, parlando con alcuni studenti, sembra che tale prova sia stata superata al meglio dai candidati di quest’anno. È stato sicuramente un segnale positivo vedere come le proposte si siano evolute, generando idee nuove per migliorare la linea suggerita in passato e subito è risultato evidente la lista che meritasse di più il nostro voto.
Si può solo immaginare quanto sia stato difficile riuscire ad incidere sugli studenti quest’anno: la mancanza di contatto, l’assenza di gran parte delle classi e le ricreazioni trascorse “privatamente” nelle aule non sono state di grande aiuto, soprattuto per coinvolgere i nuovi arrivati.
Forse, però, in qualche caso è mancata un po’ di serietà. Anche negli anni precedenti ci sono state liste che sono sembrate un po’ traballanti, messe in piedi in poco tempo, ma dopo quel che abbiamo passato l’anno scorso (e non parlo del Covid), dopo aver avuto a che fare con una preside fantasma, dopo aver provato sulla nostra pelle come può essere complicato frequentare una scuola dove non si è ascoltati, dopo aver capito l’importanza dei rappresentanti d’istituto nella scuola (che non è solo un ruolo per far da palcoscenico ai più popolari) è sembrato davvero un azzardo presentare certe proposte come cavalli di battaglia, facendo dell’estetica una colonna portante e proporre, ad esempio, un restyling del sito e un nuovo merchandising per la scuola come idee trainanti. Non voglio assolutamente mettere in dubbio la volontà e le buone intenzioni, ma se da una parte il sapersi mettere in gioco è sicuramente una dote apprezzabile, a volte è necessario anche valutare dove si stia andando, perché sbagliare rotta può essere più semplice del previsto.
G. V.
Il nostro redattore G. R. è riuscito a scambiare un paio di parole con l'alunno che si è occupato della creazione dei moduli Google utilizzati per la votazione.
1. È stata tua l’dea di fare i moduli google per le votazioni?
No, in realtà l’idea non è stata la mia.
2. Sei stato contattato dalla scuola o ti sei proposto come volontario?
È stata la scuola a contattarmi per chiedermi di realizzare i moduli google per le votazioni online.
3. Com’è stato realizzarli? Quanto tempo ci hai messo? Sono stati coinvolti anche altri studenti?
Al contrario di quello che si pensa è stato facile, infatti ci ho messo soltanto 15 minuti, che per lavori di progettazione non è molto tempo. Sì sono state coinvolte anche altre persone e insieme siamo riusciti a creare tutti i moduli in breve tempo.
4. Sono secondo te sono dei metodi sicuri per le votazioni? Li reputi migliori delle votazioni cartacee?
Secondo me sono metodi alternativi, che possono risultare anche molto più sicuri di quelli cartacei.
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