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WITAMY W NASZEJ SZKOLE

BENVENUTI NELLA NOSTRA SCUOLA

INTRODUZIONE

Lunedì 26 settembre ha avuto inizio il progetto Erasmus+ organizzato dal nostro liceo che ha coinvolto le classi 3 e 4 e che ha permesso a molti studenti di partecipare a un’attività di scambio culturale che si concluderà nella prossima primavera.


La domenica, gli alunni della scuola polacca e i loro professori sono arrivati a Perugia dopo una, a dir loro, “estenuante camminata sotto la pioggia” dalla stazione di Fontivegge fino all’Hotel Giò, dove hanno alloggiato per tutta la loro permanenza.


Dal lunedì al venerdì, in alternanza alle normali ore di lezione, la nostra scuola ha organizzato attività di gruppo per dare la possibilità a tutti gli studenti di conoscersi, per presentare ai ragazzi polacchi alcuni dei capisaldi della nostra cultura e per imparare qualcosa sulle tradizioni polacche e sulle principali attrazioni di Psary, la città dove si trova la scuola polacca che ha partecipato allo scambio.


Psary è un comune polacco di origine rurale che si trova nella regione della Slesia (o Silesia), Śląsk in polacco e non si trova solo in Polonia ma si estende anche fino alla Repubblica Ceca e alla Germania.


Con i ragazzi polacchi, noi alessini abbiamo avuto la possibilità di confrontarci su numerose differenze culturali, sociali ma soprattutto scolastiche.

In Polonia la scuola dell’obbligo va dai 7 ai 18 anni e quindi termina due anni dopo rispetto all’Italia.

Gli anni di asilo corrispondono tra scuola polacca e italiana, mentre quelli di szkola podstawowa (scuola elementare) comprendono sia gli anni della nostra scuola elementare che gli anni delle medie.

Anche per quanto riguarda la scuola secondaria ci sono delle differenze: il liceum (nostro liceo) dura 4 anni, il technikum, ossia il nostro istituto tecnico, dura 5 anni mentre un istituto professionale dura 3 anni.


LE ATTIVITA’

Lunedì 26, dopo una mattinata dedicata ad attività di conoscenza, i professori e i ragazzi polacchi hanno partecipato a un tour guidato del centro storico perugino, accompagnati da noi studenti.

Il martedì, nel pomeriggio, entrambe le scuole si sono sfidate in un torneo di pallavolo, vinto dagli studenti polacchi e giocato non senza commenti di scherno relativi alla recente vittoria della nazionale italiana di pallavolo proprio contro la nazionale polacca.

Nella giornata di mercoledì sia gli studenti che i professori si sono recati in treno ad Assisi, dove hanno visitato la Basilica di San Francesco (sempre guidati dagli studenti italiani) e pranzato, rigorosamente con pizza.

Il programma di giovedì prevedeva una gita a Passignano ma, a causa delle condizioni meteo incerte, i ragazzi polacchi si sono recati nuovamente al centro storico di Perugia accompagnati dai loro professori e da alcune studentesse italiane.

Lo scambio si è concluso il venerdì mattina. Prima che gli studenti e i professori polacchi tornassero in albergo però, entrambe le scuole hanno presentato dei balli tipici e registrato dei video per realizzare un progetto di "documentazione" a cura di uno studente polacco. Dopo i saluti finali, non senza qualche lacrima, i ragazzi polacchi e i loro professori sono andati in albergo per prepararsi per tornare in Polonia.


LE INTERVISTE

Durante lo scambio noi studenti ci siamo resi conto di numerose, seppur in alcuni casi piccole, differenze tra il modo di vivere in Italia e in Polonia. Per approfondire quello che gli studenti polacchi pensano dell'Italia e della sua cultura ho intervistato alcuni di loro.

Alla domanda "qual è la differenza più grande che avete notato tra la scuola polacca e quella italiana" molti studenti hanno sottolineato il fatto che le scuole italiane sono più grandi di quelle polacche e con molti più studenti. Una ragazza ha persino risposto "it looks like it's from a movie, it's the big high school from movies!".

Per tutti gli studenti intervistati la cosa migliore della scuola in Italia è il fatto che ci siano molte classi e tante persone (la scuola dalla quale venivano i ragazzi polacchi ha soltanto 70 alunni), anche se per qualcuno questo potrebbe essere un problema perché ritengono sia più facile perdersi in scuole più grandi.

Ho poi chiesto agli studenti polacchi se avessero avuto un qualche shock culturale e, se sì, quale. Alcune ragazze hanno risposto che sono rimaste scioccante da quanto fosse sporca Roma, che gli studenti e i professori polacchi avevano visitato prima di venire a Perugia.

Una ragazza ha risposto che è rimasta scioccata nel realizzare che è vero che gli italiani parlano ad alta voce e gesticolano molto, quando pensava che fosse soltanto uno stereotipo inventato.

In risposta alla domanda conclusiva delle interviste "cosa ti mancherà di più dell'Italia" quasi tutti gli studenti hanno risposto che avrebbero sentito la mancanza delle persone che avevano conosciuto, eccezione fatta per quelli che hanno risposto "il cibo".


Questa intensa settimana di attività è solo l'inizio dello scambio, che si concluderà probabilmente a marzo dell'anno prossimo quando toccherà agli studenti italiani andare in Polonia e frequentare per una settimana, oltre che una scuola polacca, anche le famiglie nelle case delle quali soggiorneranno per questo periodo di tempo.


E da Psary per ora è tutto, pozdrawiam.


Sofia Barbanera, 3F


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