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A PERUGIA È NATA UNA STELLA (DEL RAP)


Intervista a MadBlow


Daniele Monellini, in arte MadBlow, è un cantante perugino della classe 1997. Ha avuto molto successo negli ultimi anni, soprattutto grazie alla partecipazione al concorso “Coca Cola Future Legends” capitanato dal famoso produttore Charlie Charles. Il suo primo singolo ufficiale risale a 4 anni fa e vanta migliaia di visualizzazioni su tutte le piattaforme di streaming. Da allora MadBlow non ha mai smesso di crescere artisticamente e oggi conta circa 2000 ascoltatori mensili.

Noi abbiamo avuto la fortuna di intervistarlo. Leggete fino in fondo e troverete una piccola sorpresa.


Quando hai iniziato ad appassionarti alla musica?

Sono sempre stato molto appassionato di musica rap, fin da piccolino, anche grazie a mia madre che, avendo gusti abbastanza giovanili, ascoltava Eminem. Per me il rap italiano è stato sempre più bello rispetto a quello inglese, perché ho ascoltato maggiormente rappers come Fabri Fibra e Marracash. Da lì, la voglia di comporre mi è venuta spontanea, quindi a 12 anni ho iniziato scrivere le mie prime rime che, sinceramente, erano un po' “orribili”. Ho iniziato dal CantaTù, per arrivare poi ad avere un vero e proprio studio in casa molto attrezzato, che mi permette ogni giorno di creare nuovi contenuti. Non mi è mai piaciuto accalcarmi in mezzo a molta gente, ho sempre preferito lavorare da solo, perchè ciò mi permette di migliorare me stesso e le mie creazioni.


Pensi che i tuoi genitori ti abbiano sostenuto nella tua crescita artistica?

Ho iniziato a fare musica da molto piccolo e già allora i miei genitori vedevano l’impegno che ci mettevo e sapevano che qualcosa poteva nascere. I miei sono separati da tanti anni, quindi ho rapporti differenti con loro: da un lato mia madre mi è sempre stata vicino, oggi è lei che mi permette di poter andare avanti. Lei c’è sempre stata e ancora adesso mi dà una mano, dato che non lavoro e vivo da solo. Con mio padre ho un rapporto un po' diverso. Non so neanche io se lui sia veramente soddisfatto di quel che faccio, ma penso di sì.


Anche i tuoi amici e parenti sono orgogliosi di te?

Sì, tutti. Ho sempre avuto il supporto da parte di ognuno di loro. Perugia è una città molto “piccola” e quindi appena esce un disco o c’è un evento nel quale sono coinvolto, tutti lo vengono a sapere. Sono molto contenti di quello che faccio e lo vedono già adesso come una cosa molto grande, anche se forse non lo è.


Cosa provi e quando componi e quando canti?

Dipende da quello che sto facendo. Se è una canzone che voglio proprio scrivere e cantare, che sia una cosa romantica o di empatia, fuori dall’ambito lavorativo, riesco ad avere più emozioni contrastanti. Avendo lo studio a casa e lavorando tantissimo, ci sono vari giorni nei quali metto la base e inizio a cantare. Sinceramente la maggior parte delle volte queste canzoni non vengono scelte. Assieme alla mia casa produttrice, infatti, prendiamo solo canzoni molto importanti e profonde per me.


Da quali cantanti ed artisti trai ispirazione? Qual è la tua canzone preferita in assoluto?

Non ho una canzone preferita, dipende dal periodo. Ci sono canzoni come quelle di Fabri Fibra o Marracash che mi hanno accompagnato nel corso della mia infanzia e della crescita e che se fossero uscite adesso avrebbero comunque avuto un grande successo, sono le canzoni che non muoiono mai. L’artista italiano dal quale ho preso più ispirazione è Marracash. Penso che sia l’unico del quale ho ascoltato tutta la discografia, da quando era ragazzino. Lo reputo il migliore e, come me, anche molti altri che producono il mio genere o che fanno rap.


Quali sono i tuoi progetti futuri? Ne hai qualcuno in fase di lavorazione?

Prima del lockdown avevo previsto un anno diverso, ricco di progetti. Avevo partecipato al concorso “Coca Cola Future Legends” arrivando in semifinale. Da Natale, poi, non sono più uscito come tutti quanti. Il 2020 è stato un periodo molto difficile per me, la canzone a cui tenevo e che speravo andasse molto bene, Graffi (uscita il giorno del lockdown), purtroppo non avuto il riscontro che io e la casa discografica ci aspettavamo. Mi ero un po' abbattuto, ma da quest’anno ho deciso di far uscire una canzone al mese, indipendentemente dal riscontro. A Febbraio, tra poco, uscirà una canzone su Instagram, mentre a Marzo ne uscirà una su Spotify molto importante per me, e sono sicuro che piacerà molto a tutti voi.

L’unico spoiler che posso svelare è che sarà una canzone da discoteca, in stile house. Mi dispiace farla uscire adesso, perché le discoteche, il luogo dove il pezzo avrebbe molto successo, sono chiuse. Nonostante questo ne sono abbastanza contento, perché so le potenzialità di questa canzone, avendola prodotta interamente da solo, sia base che voce.


E.T & R.U.



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