Conto alla rovescia per l'Eurovision 2025
- pubblicazionesirin
- 3 days ago
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Le esibizioni più memorabili nella storia del programma
Tra poco più di due mesi le reti televisive Rai saranno intasate da stravaganti performance di cantanti provenienti da 37 nazioni, con esclusive inedite per il 2025. Ma siete sicuri di conoscere chi ha davvero scritto la STORIA dell’Eurovision? Ripercorriamo insieme i palchi più iconici dal 1956.
Okay. Se in questo momento hai fatto click su questo articolo, potrebbe essere per due ragioni: A) sei una prof. e sei obbligata a correggerlo B) ti interessa davvero il mondo della musica e ti ritieni un fan sfegatato dell’Eurovision Song Contest.
Come dici? Nessuna delle due? Sei qui per errore? Be’, in ogni caso, benvenuto o benvenuta!L’Eurovision Song Contest è un concorso musicale internazionale che si tiene ogni anno, in cui artisti di tutta Europa (e talvolta anche di fuori del continente, come Israele e Australia) si sfidano con canzoni originali. Nato nel 1956, ha lo scopo di promuovere la cultura musicale e la cooperazione tra i Paesi partecipanti, offrendo una piattaforma globale per artisti emergenti e affermati. Ogni nazione invia una canzone, che viene votata da giurie e dal pubblico di altri Paesi, con il voto finale che determina il vincitore. Ripercorriamo insieme le performance del festival che hanno inciso sul panorama musicale del loro tempo fino a scriverne la storia.
Refrain- Lys Assia (vincitrice 1956)
Nel 1956 l’Eurovision Song Contest debuttò con un formato molto diverso da quello attuale: solo sette Paesi parteciparono, ciascuno presentando due brani, e il sistema di votazione rimase segreto. In questa prima edizione la vittoria andò alla Svizzera con Refrain, interpretata da Lys Assia. Scritta da Émile Gardaz e composta da Géo Voumard, la canzone è una ballata malinconica che parla di un amore perduto e dei ricordi che, come un ritornello nella mente, continuano a tornare. La performance di Lys Assia si svolse in un’atmosfera intima e sofisticata, ben lontana dagli spettacoli scenografici delle edizioni moderne. Sul palco del Teatro Kursaal di Lugano la cantante si esibì con eleganza, accompagnata da un’orchestra dal vivo e senza effetti speciali né coreografie elaborate. Indossando un raffinato abito da sera, conquistò il pubblico con la sua voce calda e nostalgica, trasmettendo con intensità l’emozione del brano. “Refrain” è una parola francese che significa “ritornello”.

“Les jours s'en sont allés et nous avons grandi
L'amour nous a blessés, le temps nous a guéris
Mais seule et sans printemps
Je cours en vain les bois, les champs
Dis, souviens-toi nos amours d'autrefois?”
“I giorni sono andati e siamo cresciuti
L'amore ci ha ferito, il tempo ci ha guarito
Ma sola e senza primavera
Corro invano per i boschi, nei campi
Dimmi, ti ricordi dei nostri amori di una volta?”
Waterloo- ABBA (vincitori 1974)
Nel 1974 l’Eurovision Song Contest si tenne a Brighton, nel Regno Unito, e vide una delle vittorie più iconiche nella storia della competizione: quella degli ABBA con Waterloo, in rappresentanza della Svezia. A differenza delle edizioni precedenti, dominate da ballate orchestrali e interpretazioni più sobrie, la performance degli ABBA fu una vera rivoluzione. Con costumi scintillanti ispirati al glam rock e un’energia travolgente, il gruppo portò sul palco una canzone che mescolava pop e rock con una produzione moderna per l’epoca.
Waterloo, scritta da Benny Andersson, Björn Ulvaeus e Stig Anderson, racconta metaforicamente la resa all’amore, paragonandola alla famosa sconfitta di Napoleone a Waterloo nel 1815. Il testo gioca con il concetto di abbandonare ogni resistenza e arrendersi ai sentimenti, trasformando una vicenda storica in un brano pop.
La performance fu dinamica e carismatica, con Agnetha e Frida che interagivano con il pubblico e Benny e Björn che suonavano con entusiasmo. Il loro stile fresco, unito a un ritornello immediatamente riconoscibile, conquistò la giuria e portò il gruppo alla vittoria. Questo trionfo segnò l’inizio della carriera internazionale degli ABBA, che sarebbero poi diventati una delle band più famose della storia della musica. Waterloo rimane una delle canzoni simbolo dell’Eurovision e, nel 2005, fu eletta la migliore della storia del contest durante uno speciale per il 50º anniversario della competizione.
“The history book on the shelf,

is always repeating itself
Waterloo
I was defeated, you won the war
Waterloo
Promise to love you forevermore”
“il libro di storia sullo scaffale
ripete sempre:
Waterloo - fui sconfitto, hai vinto la guerra
Waterloo - prometto di amarti sempre di più”
Ne partez pas sans moi- Celine Dion (vincitrice 1988)
Nel 1988 Céline Dion rappresentò la Svizzera all’Eurovision Song Contest con il brano Ne partez pas sans moi, che la portò alla vittoria. La competizione si tenne a Lausanne, in Svizzera, ed era caratterizzata da un formato simile a quello degli anni precedenti: esibizioni dal vivo accompagnate da un’orchestra. La performance di Céline Dion si distinse per la sua straordinaria potenza vocale e per la sua forza emotiva, unite a una melodia orchestrale che metteva in risalto l’intensità interpretativa della Dion.
Ne partez pas sans moi (Non partire senza di me), scritta da Atilla Şereftuğ e Nella Martinetti, parla di un amore disperato e del timore di perdere la persona amata, con il desiderio di non essere lasciati soli. Il testo esprime la paura di essere abbandonati e la speranza che l’amato non vada via, rendendo la canzone un’ode al legame profondo e all’urgente bisogno di non separarsi. La sua esibizione sul palco rispecchiò appieno il significato della canzone: Céline Dion, vestita con un abito elegante, cantò con grazia, ma anche con un’intensa emotività, trasmettendo la vulnerabilità del testo con ogni nota.
Per Céline Dion, la sua vittoria nel 1988 con Ne partez pas sans moi è comunque stata un momento fondamentale per la sua carriera, che le ha dato visibilità internazionale. Dopo il trionfo all’Eurovision, Céline Dion ha continuato a costruire la sua fama mondiale, diventando una delle artiste più celebri della musica popolare, grazie a successi globali come My Heart Will Go On, che ha consolidato il suo posto nella storia della musica internazionale.
“Vous les nouveaux poètes
Vous les oiseaux magiques

Vous, vous allez peut-être trouver
De nouvelles musiques
Vous, donnez-moi ma chance
Je veux chanter moi aussi”
“Voi, i nuovi poeti
Voi, gli uccelli magiche
Voi, voi forse troverete
Delle nuove musiche
Voi, dammi la mia opportunità
Voglio cantare anch'io”
Euphoria- Loreen (vincitrice 2012)
Nel 2012, il Eurovision Song Contest si tenne a Baku, in Azerbaijan, e una delle performance più iconiche e memorabili di quella edizione fu quella di Loreen, che rappresentò la Svezia con la canzone Euphoria. La sua vittoria non solo ha consolidato la sua carriera internazionale, ma ha anche segnato una delle performance più innovative e apprezzate della storia recente del concorso.
Euphoria, scritta da Thomas G:son, Peter Boström e Loreen, è una potente canzone dance pop che esplora il tema di una connessione emotiva e fisica che travolge completamente chi la prova, paragonandola a una sensazione di “euforia” che porta a sentirsi invincibili. Il testo è essenziale ma emozionante, facendo dell’intensità del messaggio e della melodia il cuore pulsante del brano. La canzone descrive un amore che fa sentire liberi e senza paura, un sentimento che trascende ogni barriera.
La performance di Loreen sul palco dell’Eurovision è stata unica. Con una scenografia minimale ma efficace, che includeva luci stroboscopiche e movimenti fluidi, Loreen ha interpretato la canzone con un’intensità emotiva e fisica che ha colpito il pubblico. Il suo stile di danza, quasi meditativo, unito alla sua voce potente, ha creato un’atmosfera quasi surreale, rispecchiando appieno il tema della canzone. L’esibizione non si limitava solo alla voce, ma si trasformava in un vero e proprio spettacolo visivo ed emotivo, dove ogni movimento sembrava raccontare una parte del testo.
Loreen ha trionfato con una vittoria unanime, conquistando il primo posto con un totale di 372 punti, il punteggio più alto mai raggiunto fino a quel momento (e che sarebbe stato battuto solo nel 2015 da Måns Zelmerlöw). La sua vittoria segnò anche un cambiamento nelle dinamiche dell’Eurovision, dimostrando che il pubblico stava cercando qualcosa di nuovo e più moderno, che potesse mescolare la musica pop con performance artistiche e spettacolari.
“Why, why can't this moment last forevermore?
Tonight, tonight eternity's an open door
No, don't ever stop doing the things you do
Don't go, in every breath I take, I'm breathing you”

“Perchè, perchè questo momento non può durare per sempre?
Stanotte, stanotte l'eternità è una porta aperta
No, non smettere mai di fare ciò che fai
Non andartene, ogni volta che respiro, io sto respirando te”
Zitti e buoni- Måneskin (vincitori 2021)
La performance dei Måneskin all’Eurovision Song Contest 2021, che si è tenuto a Rotterdam, è stata una delle più iconiche performance della storia recente del concorso. Il gruppo ha trionfato con la canzone Zitti e buoni, una potente dichiarazione di ribellione, energia e autenticità che ha conquistato non solo il pubblico europeo ma anche quello internazionale.
Zitti e buoni è un brano che mescola rock, grunge e un po’ di punk, caratterizzato da testi provocatori che esprimono un desiderio di essere liberi di esprimersi senza conformarsi alle aspettative della società. La canzone parla di un sentimento di frustrazione e di una lotta contro il silenzio imposto dalle convenzioni sociali. Con il suo stile aggressivo e crudo, Zitti e buoni è diventata un inno di ribellione generazionale.
La performance dei Måneskin sul palco dell’Eurovision è stata un’esplosione di energia e passione. Con il loro look audace e il sound rock, hanno portato qualcosa di completamente diverso rispetto alle tradizionali esibizioni dell’Eurovision, dominato da ballate pop molto scenografiche. I Måneskin hanno scelto di concentrarsi sull’intensità musicale e sulla presenza scenica, portando sul palco un’atmosfera cruda e viscerale che ha fatto risaltare la loro autenticità. Il cantante Damiano David, frontman della band, ha dominato il palco insieme agli altri membri (Victoria De Angelis, Thomas Raggi, e Ethan Torchio) hanno sostenuto la performance con un’energia contagiosa suonando i rispettivi strumenti .
Il gruppo ha vinto il concorso con un totale di 524 punti, battendo rivali come la Francia, la Svizzera e l’Islanda, e segnando una delle vittorie più significative nella storia recente dell’Eurovision. La vittoria non solo ha coronato il loro talento, ma ha anche spinto Zitti e buoni in cima alle classifiche internazionali, segnando l’inizio di una carriera di grande successo.
Il testo non vi serve, so già che la conoscete!

Livia Fiacca 2G
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