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DANTE:FILM. COME MAI POCO AMATO?


Ogni anno il nostro liceo organizza un progetto chiamato: “Incontro con l’autore”, che consiste nel far leggere agli studenti un libro scelto dai professori, che può essere un romanzo, una biografia o un qualsiasi altro genere. In seguito alla lettura del testo, la scuola organizza poi un meeting, che può essere effettuato tramite piattaforme digitali o dal vivo, in cui gli studenti hanno la possibilità di porre domande sul libro all’autore stesso per chiarire i propri dubbi.

Quest’anno il libro proposto per il triennio è stato “L’altra fantasia” un romanzo di Pupi Avati, che tratta la vita del poeta più conosciuto del Dolce Stil Novo, nonché autore della Divina Commedia: Dante Alighieri. Il 29 Settembre ha debuttato in tutti i cinema il film ispirato a questo romanzo con il titolo “Dante”. Come tutti sappiamo,

l’importanza di questo autore nella letteratura italiana che si studia al triennio è fondamentale, perciò, alcuni professori hanno proposto un’uscita didattica dedicata alla visione di questa opera cinematografica. Con il risultato che dopo la visione del film moltissimi studenti si sono rifiutati di leggere il libro e di partecipare al progetto, poiché scontenti della pellicola. La trama del film rispecchia a pieno quella del romanzo, in quanto la vita di Dante Alighieri viene raccontata da Boccaccio, che intraprende un viaggio ripercorrendo tutte le tappe della vita del poeta e parlando

con tutti i personaggi con cui Dante ha avuto legami. Personalmente mi riconosco molto nei giudizio dei ragazzi a cui non è piaciuto il film; anche se definirlo “inguardabile” mi sembra un po' esagerato, sicuramente non si può attribuirgli l’aggettivo interessante a, magari confrontandolo con uno di fantascienza, data la fascia di età a cui ci stiamo riferendo. Tuttavia bocciarlo in modo sbrigativo non è

corretto, in quanto si tratta di un film con significati profondi e molti riferimenti a “La Vita Nova” un’opera che molti di noi non hanno approfondito. È oggettivo che la maggior parte degli adolescenti non ha particolare interesse per questo genere di film, un po' perché rispetto a quelli che siamo soliti vedere al cinema tratta argomenti

completamente diversi, e un po' perché lo stile di vita dell’epoca in cui è ambientato il film è molto lontano dal nostro e risulta quindi difficile immedesimarsi nei personaggi. In conclusione ritengo che l’idea di portare gli studenti a vedere questo film sia stata buona e che, in modo positivo o negativo, abbia colpito molti di noi, se non tutti.


Emma Pierini 3L

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