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Effetto farfalla fin da bambini


Può un battito d’ali di farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?

La domanda di Lorenz, primo tra tutti ad analizzare questo effetto, fu più che legittima: l’effetto farfalla è un concetto semplice ma talvolta difficile da spiegare. In matematica viene definito una locuzione che racchiude in sé la nozione di dipendenza dalle condizioni iniziali. Questo uso di termini complicati può essere semplificato dicendo che si tratta di  una situazione che non può avvenire senza una “condizione iniziale”, una prima azione originaria.

L’effetto farfalla  nel corso degli anni ha suscitato molto interesse:  come può un evento minuscolo scatenare qualcosa di incredibilmente imponente?


Avete mai visto “Lo straordinario mondo di Gumball”? Non so voi, ma io lo guardavo in continuazione da bambina: mi è rimasto impresso un episodio in particolare. Gumball e Darwin sono in classe, impegnati a studiare delle crisalidi che si aprono lasciando spuntare fuori farfalle dalla faccia umana (è un cartone, è normale che ci siano cose del genere).

Quando la farfalla è nata, i due fratelli la osservano per un po’, e poi decidono di liberarla, nonostante l’insegnante li avesse avvertiti di cosa sarebbe successo. L’insetto infatti spiega come il battito delle sue ali avrebbe scatenato un tornado, cioè il principio fondante dell’effetto farfalla. Gumball e Darwin però sono molto determinati e la liberano comunque. 

Rimpiangono immediatamente però la loro azione, perché iniziano a verificarsi una serie di eventi disastrosi: l’insetto si posa sulla testa di un muratore che chiede al collega di togliergliela, questo però applica troppa forza e lo scaraventa contro il muro; alla fine la sua testa (erano fatti di lego quindi la testa era removibile) viene scagliata su quella dell’antipatico Mr. Robinson, alla guida di un’auto. Un senzatetto trova i soldi del portafoglio del guidatore, ma viene colpito da una delle ruote volanti della macchina e la banconota vola via. Ciò comporta alcuni disastri riguardanti la banconota e alla fine molti personaggi si ritrovano ad avere un problema. Chiamando così una call center che dovrebbe aiutarli le provocano una crisi di nervi tanto che lei getta la sua scrivania fuori dalla finestra. La scrivania provoca un incidente e un effetto domino che porta una persona a starnutire e questo fa sì che Charlie, una nuvola, venga scaraventato in una giostra girotondo. Rosie, nella giostra, va nel panico e gira così rapidamente che si materializza un piccolo tornado. Charlie viene lanciato nel cielo e cade sulla Tv degli Watterson mentre ci sono le previsioni meteo e di conseguenza Richard viene risucchiato nel tornado formatosi.



L’insegnante ritorna e, scioccata, nota che la farfalla non è più presente. Interroga quindi gli studenti che confessano di “aver fatto la cosa giusta”. Non passa molto da questa affermazione che la farfalla riappare con un tornado al suo seguito.


Insomma dal battito d’ali di questa piccola farfalla si sono innescati una serie di eventi caotici che hanno incluso tutta la popolazione di Elmore e sono culminati in un tornado. Questa è solo una piccola finestra sulla vera essenza dell’effetto farfalla, raffigurato su questo cartone un po’ demenziale che tutti amiamo.


Beatrice Borscia 2^N


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