EFFETTO MANDELA
- redazionesiringa
- Sep 21, 2022
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Updated: Jan 14, 2023

L’effetto Mandela è un fenomeno per cui il cervello crea dei falsi ricordi. In psicologia viene anche chiamato confabulazione, infatti è alla base di una distorsione della memoria che porta a ricordare fatti che, in realtà, non sono mai accaduti. Spesso un individuo tende a colmare una lacuna nei ricordi con qualche nozione che vi ritiene riconducibile.
Il nome deriva proprio dal primo e più celebre episodio di creazione di falsi ricordi, ossia la presunta morte di Nelson Mandela avvenuta negli anni ‘80. Questo errore fu commesso per la prima volta nel 2009, quando la giornalista Fiona Broome, durante una conferenza, affermò con sicurezza che la morte di Mandela era avvenuta durante la sua permanenza in prigione negli anni ‘80, quando in realtà egli è deceduto nel 2013. Nonostante si tratti di un errore evidente, molte persone si trovarono in accordo con lei e, anzi, dissero di ricordare molti dettagli sull’avvenimento.
La morte di Mandela è stata solo il primo di una lunga lista di altri fenomeni simili. Di seguito elenchiamo gli esempi più famosi:
L'omino del Monopoli, al contrario di come molti pensano, non ha mai indossato il monocolo
Topolino non ha le bretelle
La regina in Biancaneve non ha mai detto “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”, la citazione corretta è “Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?”
In Star Wars: L’Impero Colpisce Ancora la celebre frase di Darth Vader “Luke, io sono tuo padre” non è mai stata detta in questo modo. In realtà non si menziona il nome di Luke in nessun momento.
Molti pensavano che Enrico VIII nel suo famoso ritratto avesse in mano una coscia di tacchino, ma non è così.
Questa distorsione della realtà, come abbiamo potuto notare dagli esempi, è molto frequente, e il motivo principale per cui si manifesta sarebbe l'influenza di persone per le quali si nutre fiducia.
Lo psicologo infantile Jean Piaget ne è un esempio. Infatti Piaget si ricordava di essere stato rapito all’età di due anni, con tanto di dettagli, come i graffi sul viso della sua tata durante la vicenda. Questo evento era poi stato confermato dai genitori, che non avevano assistito all’evento, e dalla baby-sitter stessa. In realtà, il sequestro non era mai avvenuto, infatti, la tata di Piaget si era inventata tutto.
Inoltre, secondo la teoria detta fuzzy trace, la nostra memoria lavora su più livelli. A un livello profondo deposita i dettagli, più superficialmente invece il senso di quanto vissuto. Seguendo questa teoria, il falso ricordo si genera quando associamo il senso sommario di un evento non vissuto ai dettagli di un’esperienza reale.
Sofia Piergentili 3°H
Giulia Piselli 4°H
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