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IL DOVERE DI RICORDARE




Ogni 27 gennaio, in tutto il mondo, viene celebrata la Giornata della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto: vengono organizzati tantissimi eventi per far sì che questo avvenga nel migliore dei modi. Quest’anno anche il nostro liceo ha deciso di ricordare la strage avvenuta dal 1941 al 1945, e lo ha fatto allestendo una mostra nell’atrio della scuola e invitando due musicisti, che hanno emozionato tutti con il loro concerto, svoltosi in Aula Magna e composto da brani di origine ebraica. 

Il concerto, intitolato “Il dovere di ricordare”, è stato eseguito il 26 gennaio da due ragazzi: Alessandro Dominguez, un chitarrista che ha suonato uno strumento musicale della seconda metà dell’Ottocento di Gaetano Guadagnini, molto simile ad alcune chitarre ritrovate nei campi di concentramento, e Aurora Martini, un soprano che, con la musica in sottofondo, ha raccontato storie emozionanti di ebrei deportati e cantato alcuni brani risalenti a quel periodo. 

Oltre al concerto è stata predisposta una mostra basata su alcuni documenti conservati nell’Archivio di Stato di Perugia, presentata all'ingresso del liceo per circa un mese e mezzo. Essa prevedeva 15 pannelli con immagini di scritti di contenuto vario risalenti al periodo dell’Olocausto. 

Ogni pannello raccontava di un evento avvenuto nella nostra provincia: tra quelli che hanno colpito di più i ragazzi ci sono la storia di Bernardo Dessau, ex docente dell’Università di Perugia cui venne confiscata la radio, e il suicidio di Ada Almanzi. Le immagini più significative, invece, sono state quelle contenenti le cosiddette delazioni, cioè denunce anonime della presenza di Ebrei in un determinato territorio, fatte ai Nazisti in cambio di denaro. In effetti, quasi la metà delle fotografie riportate erano foglietti con il nome e cognome di una persona, accompagnati dalla locuzione: “di razza ebraica”. 

Importanti da ricordare, però, sono anche i salvataggi fatti da parte di alcuni parroci e famiglie perugine, che con il loro coraggio e la loro magnanimità hanno aiutato gruppi di ebrei che stavano per essere internati nei campi di sterminio situati presso l’Isola Maggiore del Lago Trasimeno e il vecchio Istituto Magistrale di Perugia. 

Il progetto è stato molto apprezzato dagli studenti, anche perché temi come questo sono spesso sottovalutati poiché gli eventi accaduti in quel periodo vengono attribuiti ad un passato troppo remoto - quando in realtà non è trascorso nemmeno un secolo - per cui è difficile per noi oggi metterci nei panni di quelle persone e provare le loro stesse sensazioni. 

Concludo dicendo che la mostra, il concerto e tutti gli altri eventi organizzati in giro per il mondo hanno un fine comune e rilevante: mantenere vivo il ricordo di tutte le persone e i popoli che persero la vita ingiustamente a causa della prepotenza e ignoranza di altri e far sì che questo non accada di nuovo. 


      Federica Marchesi 3B


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