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IL PRIMO GRANDE RAVE SOTTO IL GOVERNO MELONI


Tra il 29 e il 31 di ottobre dell’anno corrente, in un capannone dismesso situato pochi chilometri fuori Modena, si è tenuto un grande rave party, che ha subito messo alla prova il neo governo Meloni.


Innanzitutto...Che cosa sono i rave party?


Nacquero negli anni Ottanta in Inghilterra e si tratta di feste di musica techno organizzate senza permessi; in Italia ebbero il proprio periodo d’oro negli anni Novanta.

Sono frequentati prevalentemente da giovani, tardo adolescenti o ventenni, che arrivano anche dall’estero e dormono sul posto su camper, furgoni e nelle tende.

Ai rave oggi si balla prevalentemente musica “tekno”, che è un sottogenere della techno più veloce e appartenente al filone dell’hardcore.

Anche se spesso i media ingigantiscono questo aspetto, normalmente ai rave girano cospicue quantità di sostanze stupefacenti, come alcol, marijuana, ecstasy, e ketamina, da sempre legate alla scena della musica dance.


Di solito i rave sono organizzati in proprietà private, ma raramente i free party disturbano la quiete pubblica, visto che si tengono in posti generalmente isolati.

Ritrovi di questo tipo, gratuiti per i partecipanti, vengono organizzati periodicamente in luoghi individuati come adatti, spesso in campi poco frequentati o edifici abbandonati. Le informazioni sul luogo vengono diffuse con poco preavviso su vari canali (oggi soprattutto su Telegram) proprio per evitare che la polizia venga a conoscenza di queste informazioni con troppo anticipo.


Il rave party di Modena, che prende il nome di Witchtek, si tiene da alcuni anni nel ponte di Ognissanti e ha attirato secondo le prime stime circa 3mila persone: lunedì mattina sono intervenute le forze dell’ordine e hanno convinto i partecipanti ad andarsene.


L’evento non ha creato particolari problemi di ordine pubblico o sanitari, e non è stato diverso da altri di dimensioni simili che si tengono con una certa frequenza in Italia, ma è il primo che si è tenuto sotto il nuovo governo di Giorgia Meloni, che sembra intenzionato a mostrarsi rigido riguardo a raduni del genere, tradizionalmente sgraditi alla destra.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, fin da domenica 30 ottobre, aveva richiesto di fermare il rave adottando «ogni iniziativa».


In realtà in situazioni del genere vengono normalmente evitate forme di repressione che possono portare ad escalation violente, e infatti inizialmente le forze dell’ordine avevano preferito bloccare le uscite da diversi caselli dell’autostrada intorno a Modena, cercando di dissuadere i molti giovani che stavano arrivando in macchina nell’area del rave.

Lunedì mattina sono sopraggiunte sul luogo decine di camionette della polizia e c’è stata una trattativa con gli organizzatori per far finire l’evento in anticipo (inizialmente doveva continuare fino a martedì).

Lo sgombero è riuscito pacificamente, senza bisogno che le forze dell’ordine entrassero nel capannone.


Partendo da questa esperienza, si pensa che il governo Meloni possa cogliere l’occasione per assumere una posizione dura su un tema che tradizionalmente, anche per come viene trattato in maniera scandalistica dai media, coinvolge una parte dell’elettorato conservatore sensibile ai temi dell’ordine pubblico, del cosiddetto “decoro” e delle sostanze stupefacenti, che vengono abitualmente consumate con una certa disinvoltura ai rave.


Meloni arriva quindi al punto da emanare una nuova legge anti-rave, forse troppo vaga e poco specifica perché il testo e la forma della nuova legge hanno fatto sobbalzare l’intera opposizione, ma anche giuristi, avvocati e persino garantisti del centrodestra, tanto che la stessa Premier ha dovuto chiarire: “Vorrei rassicurare tutti i cittadini che non negheremo a nessuno di esprimere il dissenso”.

Il punto è che nel testo di legge si vietano raggruppamenti superiori a…. senza specificare la natura e lo scopo del gruppo e andando di fatto a contraddire un principio costituzionale.

Del resto già nel 2017 la Corte di Cassazione si era espressa al riguardo stabilendo che l’articolo 17 della Costituzione indica che i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senza armi anche in luogo aperto al pubblico.



Perciò Enrico Letta, segretario del PD, dichiara: “ Non è esplicitato che riguardi solo i rave, occhio a cattive interpretazioni ed errori, può interessare scuole, università, fabbriche, proteste ambientaliste… è un’ aberrazione giuridica”. Aggiunge poi: “Manovra che serve solo per distogliere l’attenzione dai veri problemi del paese, carovita, bollette ecc…”


Insomma il risultato sarà che la prima norma approvata dal governo Meloni sarà anche la prima a essere cambiata, iniziando con la riduzione della pena massima, fino ad arrivare alla specificazione particolare dei rave e facendo riferimento all’uso di droghe.



Nicole Breccolenti 4H

Tommaso Pispola 4H


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