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LABORATORIO DEL FUTURO: come nasce il RECOVERY PLAN ITALIA


Gli studenti dell’Alessi incontrano il prof. Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica presso l'Università di Roma Tor Vergata, consigliere economico del ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e coordinatore della task force Sostenibilità e Resilienza della regione Lazio.

Il workshop è organizzato da Cesar -Europe Direct e Università di Perugia.


Leonardo Becchetti parla di un’occasione imperdibile: quattro volte il piano Marshall, questo è più o meno il l'importo dei finanziamenti europei per la ripartenza che arriveranno al nostro paese; e se il piano Marshall ha ricostruito l'Italia dopo la guerra è facile capire che si potrebbero fare veramente grandi cose con questi soldi.

In quale direzione si sta muovendo il team governativo che sta preparando il progetto di investimenti da presentare alla Commissione Europea?

Il prof. Becchetti ci spiega che i progetti devono proporre uno sviluppo sostenibile:

I piani nazionali di sviluppo saranno approvati dall’UE se salvaguarderanno la salute,l'ambiente e gli ecosistemi; dovranno proporre interventi che limitino riscaldamento globale e cambiamenti climatici (mitigazione), e interventi che mettano in sicurezza contro i problemi e pericoli determinati dai cambiamenti climatici (adattamento).

Le proposte dovranno determinare la riduzione dell'inquinamento, l'uso consapevole e attento della risorsa acqua, l'implementazione dell'economia circolare.

Questi sono i grandi temi delle del piano che si sta preparando da parte del governo italiano, e a questi criteri si aggiunge quello della generatività, cioè la possibilità di dare impulso non solo alla realtà economica, ma di rivitalizzare e riqualificare le comunità e i territori, innescando circoli virtuosi in grado di autoalimentarsi sul lungo periodo. La generatività di un progetto è la sua capacità di ridare vita a una comunità culturale, di lavorare sul lungo tempo delle generazioni nel ridare senso, dignità, futuro, benessere multidirezionale alle persone.

Tanti progetti sono stati già presentati al governo italiano: siamo nella fase della selezione, e un'altra strategia vincente sarà proprio quella di fare dei Cluster, cioè l'aggregazione di più progetti in dei grandi temi o aree di trasformazione e di di sviluppo.

Bisogna fare in modo che i benefici dei finanziamenti arrivino a tutti, dagli incentivi per l’efficientamento energetico ai premi per le aziende che gestiscono il fine vita dei prodotti e l’economia circolare, che fanno prodotti a lunga estensione di vita o con una alta possibilità di riciclo delle materie prime, che risparmiano sulle risorse.

Altri temi su cui i progetti si stanno aggregando nelle proposte del governo sono legate alla mobilità sostenibile: non solo le auto elettriche, ma un ripensamento della mobilità pubblica accanto alla gestione delle grandi infrastrutture.

E’ urgente infine, spiega l’economista, riqualificare la scuola, soprattutto tecnica e professionale contrastando l'abbandono scolastico e creando dei percorsi per inserire gli studenti che non studiano e non lavorano.

Ultime parole chiave: concretezza e competitività. Vinceremo la sfida se ci daremo obiettivi realizzabili e saremo efficaci nella loro implementazione. La nostra competitività dipende da quanto riusciremo a realizzare sulle direttive di uno sviluppo sostenibile, digitale, etico, umano.


La Sirilla


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