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LE "GEOMETRIE" DI DANTE, BOCCACCIO E PETRARCA


Il cono, il cubo e la sfera.

Se dovessi rappresentare geometricamente le differenti visioni del mondo delle tre ‘corone’ del Trecento – Dante, Boccaccio e Petrarca - sceglierei il cono, il cubo e la sfera.

Dante, Boccaccio e Petrarca sono tre poeti apparentemente diversi ma con un obiettivo comune: trovare il senso della loro vita.


Dante, la realtà raggiungibile.

Con l’aiuto della poesia e l’amore per Beatrice è possibile scalare quella montagna che porta alla Verità. Dante arriva alla luce salendo, camminando per la strada dritta del cono. In cima c’è un punto: è luminoso, è quell’immensità dell’infinito condensata in un’entità che non appartiene alla dimensione dello spazio e del tempo. È Dio, è qualcosa di indescrivibile ma che esiste, è qualcosa che ti porta a vivere, è quell’amor che muove il sole e le altre stelle.


Boccaccio, la realtà vista dagli occhi di un uomo.

Celebrare la vita è ciò che ti porta a capirla. Non bisogna giungere all’apice del Monte Ventoso o attraversare l’Inferno per raggiungere la conoscenza. Basta vivere, vivere in quanto uomini, in un universo dove solo il caso può decidere il tuo destino e l’amore è quel ‘gioco’ che ti dà l’illusione di stare bene. L’illusione che è necessaria per vivere e vincere la paura della morte: come Andreuccio riesce a conoscere se stesso per colpa o per merito della Fortuna, l’uomo capisce la vita solo vivendola. Ecco che il cubo sta a rappresentare la realtà vista come è realmente, dove è possibile trovare più punti di riferimento e dove l’uomo convive con il tempo.


Petrarca, un cammino solitario per la strada senza fine del sapere.

Petrarca prova ad intraprendere il viaggio verso la sapienza come Dante. Lui, però, non raggiungerà mai la conoscenza piena. Raggiungerà, però, la consapevolezza che capire di non capire è l’unico mezzo per toccare la verità universale. Come disse Socrate, sapiente è chi sa di non sapere. Petrarca, come su una sfera, non capisce se realmente si stia muovendo o se sia sempre allo stesso punto. Nella sfera non ci sono punti di riferimento e nulla è realmente in grado di spiegare chi tu sia, cosa tu sia.


Emanuele Puccetti 4M

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