Il Natale è sicuramente una delle festività più attese dell'anno è un momento in cui le famiglie e gli amici si ritrovano e passano del tempo in compagnia, scambiandosi regali e mangiando i piatti gustosi della nonna. Se questa può essere considerata l’idea di Natale che mette d’accordo tutti, d’altra parte ogni regione e area del mondo presenta le sue caratteristiche uniche e particolari, che contribuiscono a dare vita e risvegliare vecchie usanze, molte delle quali sono sconosciute a chi non le vive in prima persona.
Una di queste è proprio Perchtenlauf, parata tipica dell’area bavarese-austriaca in cui si vedono sfilare le Perchten, delle maschere mostruose e demoniache. Queste parate si svolgono nel periodo tra novembre e gennaio e presentano caratteristiche peculiari e anche varie differenze a seconda del paese e della zona. In generale si ipotizza l’origine della figura da leggende slave e germaniche.
Le Perchten sono suddivise in due gruppi, le Schönperchten, demoni buoni, e le Schiechperchten, demoni cattivi. Inoltre è presente un’altra differenza: le Schiechperchten compaiono spesso di notte e in gruppo mentre le Schönperchten sono avvistate singolarmente di giorno mentre augurano buona fortuna ai passanti. L’obiettivo di queste maschere, e quindi delle parate Perchtenlauf, è quello di scacciare gli spiriti maligni dell’inverno.
Si iniziò a parlare di alcune usanze simili già dal 500 d.C., con l’arcivescovo Cesario di Arles, il quale descrive processioni rumorose non solo con maschere di donne demoniache, ma anche dee pagane e animali come celebrazione per le Calende d’inverno. È da notare infatti come Percht in tedesco sia preceduto da die, articolo femminile, e non der al maschile o das al neutro. Nonostante questo, non si sa effettivamente se l’origine di queste Perchten sia pagana, anche se vengono associate alla Caccia Selvaggia, una caccia tipica della mitologia tedesca a cui partecipa un esercito di esseri soprannaturali. Una parola simile a “Perchten” ossia “Giperchtennacht” venne riscontrata nelle glosse di Mondsee, un insieme di locuzioni arcaiche dialettali appartenenti all’XI secolo, e venne interpretata da Schmeller e Grimm come “Epifania”. Tuttavia l’ipotesi più accreditata è che questo particolare nome provenga da quello di Perchta, un’antica divinità alpina e germanica associata talvolta alla Befana.
Durante l’epoca medievale, in queste regioni si persero un po’ le tradizioni per poi essere riprese solo nel XIX secolo e successivamente verso la fine del XX secolo con un cambiamento nei confronti della cultura popolare, infatti ci sono prove che le prime parate delle Perchten si siano svolte prima del 1850.
Ancora oggi le parate delle Perchten si svolgono in Austria (Wiener Neustadt, Hirschstetten, Berndorf, Villach, Klagenfurt), Alto Adige, Svizzera e nel sud della Germania, organizzate da enti locali. Inoltre, nel periodo in cui si svolgono le manifestazioni, chi ne ha voglia può travestirsi da Percht usando vecchi ritagli di tessuto e poi bussare di porta in porta per essere ospitato. Sono numerosi i ragazzi e adulti travestiti con queste maschere terrificanti in legno che partecipano alle parate, facendo un gran rumore per scacciare gli spiriti maligni.
Sofia Piergentili 4°H
Giulia Piselli 5°H
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