Stefano Filippucci, in arte Psiche, è un ragazzo di 17 anni che frequenta come noi il liceo Alessi.
I suoi inediti già emozionano e divertono tanti ragazzi, e lo hanno reso noto nell’ambiente di Soundcloud. Abbiamo avuto il piacere di intervistarlo per capire meglio la sua passione per la musica.
Ecco l’origine del suo nome.
“Il mio nome è Psiche e nasce in una delle prime sere nelle quali ho deciso di intraprendere questa strada. Ero a casa di un mio amico, stavamo registrando una delle mie prime canzoni e c’era il suo gatto sempre attorno, scoprii che si chiamava Psiche. Sul momento quel nome non mi aveva particolarmente colpito, ma poi continuava a tornarmi in mente. La stessa sera, tornato a casa e accesa la TV, mi sono imbattuto in una puntata de “Il cantante misterioso” incentrata sulla farfalla, il simbolo della rinascita. La farfalla non sa di avere le ali, un po’ come mi sentivo io in quel momento, sempre insoddisfatto, nonostante mi venisse detto di essere pieno di potenziale. Facendo ulteriori ricerche sulla farfalla ho visto che nell’antica Grecia rappresentava la psiche, la parte più profonda dell’anima, ne sono rimasto affascinato e ho scelto questo nome come mio rappresentativo".
Ci racconta poi come scopre la sua passione per la musica, a che età ha iniziato a suonare e scrivere.
“Ho un’innata passione per la musica da quando sono piccolo perchè ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia nella quale essa è parte essenziale della giornata. Mi ricordo come già all’età di 3 anni suonavo la chitarra con i miei genitori, ma ho iniziato a farlo ufficialmente in quinta elementare. Qualche anno dopo, in primo liceo, ho composto il mio primo testo. Non era una decisione programmata ma frutto di un litigio con un mio compagno di classe: mi sentivo un sacco di cose dentro e le buttai giù su un foglio sotto consiglio di un amico, fu così che nacque la mia prima canzone ”.
Lo conosciamo anche per uno stile particolare, ma lui in che genere si identifica? Gli piace sperimentare e quali sono i suoi modelli?
“Non avendo modelli a cui mi ispiro, non ho neanche un genere nel quale mi identifico. Chi conosce le mie canzoni se ne rende facilmente conto, tutto ciò perchè mi piace molto sperimentare. Mi contattano spesso producer proponendomi di collaborare alla realizzazione di canzoni ogni volta con uno stile diverso, ed io accetto sempre: è bello cambiare ed esprimere idee provenienti da menti differenti”.
La sua prima esibizione è stata proprio tra noi Alessini, al Festival Alessi; così ci racconta le sue emozioni e con chi ha suonato.
“E’ stata un’esperienza pazzesca, ma stavo morendo d’ansia! La mattina stessa mi sono svegliato senza voce ma devo dire che è stato l’unico ostacolo che ho dovuto affrontare. Durante l’esibizione sono stato accompagnato dal basso e dalla batteria. E’ stato incredibile vedere tutte quelle persone lì a supportarmi, ho provato delle sensazioni che ora come ora non riuscirei a descrivere, le riassumerei con una parola: VITA”.
Una delle sue canzoni, Scarabocchi, è arrivata fino a 18,1 k di ascolti, ma qual è stato il suo primo pezzo? Cosa vuole trasmettere con i suoi testi? Ha mai scritto con qualcuno e qual è la sua canzone più importante?
“La prima canzone che ho pubblicato è “Torna da me”, un inedito che mi ha sbloccato nel mondo degli artisti di SoundCloud Italia. Essa è stata uno sfogo molto importante, viene spesso considerata una dedica per una ragazza, ma non è così. Del resto mi piace che ognuno la interpreti a proprio modo. Quando scrivo capita poche volte di pensare ad una sola persona, è successo solo due volte finora. Compongo mettendo giù tante situazioni che possono essere riferite ad una ragazza, come a mio nonno, o a qualcosa che vedo, o a un’emozione…
Non ho mai scritto con nessuno, però ho scritto per qualcuno. Ultimamente, però, sto iniziando a condividere idee con alcuni ragazzi.
Lo scopo delle mie canzoni è non far sentire sole le persone che si trovano nelle mie stesse situazioni.
Spesso sono stato abbandonato senza nessuno vicino e so come ci si sente, è per questo che vorrei essere per i miei ascoltatori il raggio di luce che si irradia dalle nuvole.
Tra le canzoni alle quali tengo di più ce ne sono due veramente importanti: “Forse è meglio così”, scritta l’anno scorso ad ottobre, uno sfogo, perchè, nonostante le operazioni che avevo subito, continuavano a persistere i problemi di salute; e “Sola”, un pezzo al quale sono particolarmente legato perché dedicato a una mia ex ragazza importante. Non l’avevo mai musicato, ma uno dei miei chitarristi mi aveva mandato un sample di chitarra e quindi, unendolo anche a una storia di abbandono che riguarda una mia amica, è venuta fuori una canzone".
Infine ci spiega cosa ne pensa delle trasmissioni televisive tipo “Amici” o “X-Factor” e se vorrebbe parteciparvi.
"Per il momento non vedo nel mio futuro la partecipazione ad un contest musicale, non è la mia strada, ma non si sa mai! Sono stato anche invitato dalla redazione di X-factor…"
Anna Lucertini 4F
Caterina Pallozzi 2G
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