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RECENSIONE DEL FILM "DANTE"


Titolo: Dante


Genere: Docu-Film/ Film Storico


Pubblicazione: Settembre 2022


Durata: 1h 34m


Regista: Pupi Avati


Sinossi: 1350. Dopo la morte di Dante, Boccaccio riceve dai Cavalieri di Orsanmichele il compito di portare 10 fiorini d’oro in risarcimento a Suor Beatrice, figlia di Dante

Alighieri. Sarà proprio con Boccaccio che ripercorreremo i passi più importanti della vita di Dante Alighieri: la morte della madre, prima perdita di Dante, ancora bambino. In seguito avremo modo di vedere il suo innamoramento di Beatrice, che sarà promessa in sposa ad un altro uomo. Seguiremo l’amicizia tra Dante e Guido Cavalcanti, quest’ultimo infatti lo porterà a numerose vittorie in campo militare, tra cui anche la battaglia di Campaldino. Poco dopo Beatrice muore causando una grande sofferenza al nostro poeta fiorentino. In seguito diventerà priore parteggiando per i guelfi bianchi inimicandosi il papa e il suo amico Cavalcanti, che si troverà poi a dover esiliare.

Con una scusa il papa tratterrà Dante a Roma come ambasciatore ma questo solo per lasciare che Carlo di Valois conquisti Firenze, evento che determinerà la vittoria dei guelfi neri. In questo modo Dante è esiliato dalla città. Continuando il suo viaggio Boccaccio scopre che Dante durante il suo esilio si cimenta nella scrittura della Commedia, la sua opera di maggior successo.

Boccaccio giunge così alla fine del suo viaggio a Ravenna nel monastero di Santo Stefano Degli Ulivi, dove si trova Suor Beatrice. Quest’ultima inizialmente si rifiuta di incontrarlo in quanto ripudia i fiorentini per il torto che hanno inflitto a suo padre, successivamente però riconoscendo la fede di Boccaccio acconsente ad incontrarlo segretamente durante la notte.

Nel momento dell’incontro Boccaccio prova una grande commozione tanto da confessare a Suor Beatrice di aver considerato Dante come un padre. Il film e il dialogo tra i due si conclude con Suor Beatrice commossa che ricorda di come suo padre conoscesse “il vero nome di tutte le stelle”.


Commento: Il film rispetta in modo molto fedele ambientazioni, avvenimenti e usanze. Dopo esserci confrontati con la classe siamo riusciti a giungere ad un parere comune. Le scene sono abbastanza esplicite e a tratti grottesche, ma riescono a rappresentare al meglio l’aria che si respirava sia ai tempi di Dante, sia ai tempi Boccaccio. Scene che rappresentano paesaggi dell'Emilia Romagna, del Lazio e della nostra Umbria. Proprio a Perugia infatti sono state girate diverse scene. Ad esempio possiamo vedere un carro passare per via Maestà delle Volte mentre l'Abbazia di Santa Maria Valdiponte a Montelabate diventa il monastero di Santo Stefano dove risiede Suor Beatrice.

Gli avvenimenti storici, come ad esempio La battaglia di Montaperti o l’epidemia di peste avvenuta nel 1340, sono descritti e sceneggiati con accuratezza certosina. Un aspetto importante della vita di Dante, che manca in questo film, è l’impegno che il poeta mette nello studio delle materie letterarie e scientifiche, che occupano la maggior parte della sua vita. Inoltre, nonostante la grandiosa resa dei luoghi e degli ambienti, l’emotività dei personaggi viene spesso meno: un distacco che rende difficile l’immedesimazione. Vi consigliamo dunque di vedere questo film in quanto ottimo modo per capire in che situazione viveva il più grande poeta di tutti i tempi.


Giovanni Covarini 4°G

Alessandro Scopi Burchiella 4°G


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