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RECENSIONE DI COWBOY BEPOP


Titolo: Cowboy bebop


Formato: serie animata


Anno: 1998


Stagioni: 1


Episodi: 26


Lingua originale: Giapponese



Ideatore: Hajime Yatate


Personaggi e doppiatori: Spike Spiegel (voce originale di Kouichi Yamadera, italiana di Massimo De Ambrosis), Jet Black (voce originale di Unshou Ishizuka, italiana di Nino Prester), Faye Valentine (voce originale di Megumi Hayashibara, italiana di Barbara De Bortoli), Ed (voce originale di Aoi Tada, italiana di Gemma Donati).


Trama: In un universo post-apocalittico dove il crimine regna sovrano, la professione di cacciatore di taglie è legale.

Jet Black a bordo della sua inseparabile bebop, viaggia insieme a Spike Spiegel, cercando di catturare più criminali possibile e riscattare le taglie sulle loro teste, ma non sempre i due riescono nel loro intento.

Durante il viaggio accolgono a bordo nuovi compagni nei modi più disparati, e affrontano insieme momenti felici, ma devono anche fare i conti con i propri scheletri nell'armadio.


Commento: Cowboy Bebop è un capolavoro, in quanto con una trama semplice fa vivere allo spettatore momenti emozionanti.

Sicuramente uno dei maggiori punti di forza della serie è la struttura degli episodi: i personaggi vivono una normale giornata tranquilla, iniziano poi a cercare il criminale da catturare, lo trovano ma gli sfugge, infine lo catturano o lo perdono per sempre. L’episodio finisce poi nello stesso modo in cui è iniziato, ma con i protagonisti che hanno in testa altri pensieri.

La struttura, seppur apparentemente ripetitiva, non stanca in quanto ricca di piccoli cambiamenti e colpi di scena che lasciano a bocca aperta.

Un altro punto di forza è sicuramente l’aspetto visivo: inquadrature mozzafiato e disegni ed effetto che non sono invecchiati male, vista la data di creazione della serie.

Per non parlare dei personaggi, caratterizzati benissimo, a cui ci si affeziona fin da subito, che fanno ridere e divertire, ma che sanno essere seri quando devono.

Gli episodi sono per la maggior parte autoconclusivi, c’è però una macro trama legata al passato dei protagonisti che va avanti lentamente per poi concludersi alla fine con un finale a mio parere perfetto.


Marco Salvatori 2E


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