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RUMORE DI TUONO


Si direbbe che il battito d’ali di una farfalla sia cosa di poco conto; qualcosa che non èdestinato ad avere un grande impatto sul mondo o sulla storia. Eppure è proprio su questo che si basa l’effetto farfalla: un’azione quasi casuale, quasi invisibile, una scelta fatta senza troppa importanza, che si rivela determinante nel susseguirsi degli eventi a lungo termine…

Anche nell’ambito della matematica e della fisica, l’effetto farfalla è una locuzione utilizzata per indicare come piccole variazioni nelle condizioni iniziali di un sistema producano grandi variazioni a lungo termine nel suo svolgimento. 

Nel 1952 Ray Bradbury, noto scrittore di romanzi fantascientifici, pubblicò il racconto “Rumore di tuono”, che ha come tema principale proprio l’effetto farfalla. Il protagonista del racconto è un cacciatore di nome Eckels, che decide di partecipare ad un safari nel tempo, per provare un’esperienza unica: viaggiare indietro nel tempo a “sessanta milioni e duemilacinquantacinque anni prima” e uccidere un dinosauro. 

La Macchina del Tempo viene descritta come una massa di cavi e acciaio rombante che suona come “un gigantesco falò che brucia per tutto il Tempo, per tutti gli anni e per tutti i calendari ingialliti, per tutte le ore ammonticchiate in un'alta pira e date alle fiamme”.

Dal fatto che la data di partenza e la data di arrivo della Macchina del Tempo è sempre il 2055, e dalle parole della guida del safari una volta giunti all’epoca dei dinosauri («Quella è la foresta esistita sessanta milioni e duemilacinquantacinque anni prima del presidente Keith.») si deduce che il racconto è ambientato proprio nel 2055. Eckels viene consegnato alla guida Travis e al suo aiutante Lesperance insieme ad altri due cacciatori. Durante il viaggio, il tempo scorre all’indietro, e dopo un rapido susseguirsi di giorni e notti i cacciatori arrivano all’epoca prescelta. Qui Travis spiega ad Eckels con quanta prudenza sia necessario muoversi per non arrecare il minimo danno a quell’ambiente antico: infatti i cacciatori sono tutti dotati di caschi a ossigeno per non introdurre i loro batteri nell’atmosfera, e la “Safari nel Tempo” ha costruito per loro una pista in metallo antigravità che si inoltra in una foresta senza sfiorare neanche un filo d’erba. Il motivo di tanta cautela è che un piccolo errore commesso dai cacciatori potrebbe moltiplicarsi in sessanta milioni di anni, portando a conseguenze imprevedibili: “Diciamo che calpestiamo accidentalmente un topo, uccidendolo. Questo significa che tutte le famiglie future di questo particolare topo sono distrutte. E tutte le famiglie delle famiglie delle famiglie di quel topo!(...)Be', che mi dite di tutte le volpi che hanno bisogno di quei topi per sopravvivere? Per mancanza di dieci topi, muore una volpe. Per mancanza di dieci volpi, muore un leone. Per mancanza di un leone, intere specie di insetti, avvoltoi, infiniti miliardi di forme viventi vengono gettate nel caos e nella distruzione. Alla fine, si arriva a questo: cinquantanove milioni di anni dopo, un uomo delle caverne, uno della dozzina esistente in tutto il mondo, va a caccia di orsi selvaggi o di tigri per nutrirsi. Ma lei, amico, ha schiacciato col piede tutte le tigri di quella regione. Schiacciando col piede un solo topo. E così l'uomo delle caverne muore di fame. E l'uomo delle caverne, la prego di notare, non è un qualunque uomo eliminabile, no! È un'intera nazione futura. Distruggere quell'unico uomo significa distruggere una razza, un popolo, un'intera storia di vita”. Perfino il dinosauro che uccideranno è stato scelto dopo uno studio che ha dimostrato la morte dell'animale, per via della caduta di un ramo, due minuti dopo il loro intervento. I cacciatori avanzano lungo la pista finché vedono arrivare il Tirannosauro, descritto come una presenza torreggiante e maestosa. 

“La foresta era piena di pigolii, di fruscii, di mormorii e di sospiri.

 All'improvviso smise tutto, come se qualcuno avesse chiuso una porta. 

Silenzio.

 Un rombo di tuono.

 Dalla foschia, a un centinaio di metri di distanza, sbucò il Tyrannosaurus Rex”.

Dopo aver visto il dinosauro, Eckels cambia idea poiché gli sembra impossibile riuscire a uccidere un nemico tanto superiore. La guida lo invita dunque a tornare sulla Macchina; ma il dinosauro nota i suoi movimenti e si scaglia contro i cacciatori, che sparano, mentre Eckels, preso dal panico, si dirige alla cieca verso la Macchina; purtroppo nella fretta esce dalla pista e calpesta il terreno erboso. Una volta tornato nella sua epoca, Eckels può notare di persona i cambiamenti che la sua imprudenza ha provocato al futuro: la lingua in cui è scritto l’annuncio pubblicitario della “Safari nel Tempo” non è più la stessa, ed è cambiato anche il presidente degli Stati Uniti; è stato eletto Deutscher, uomo autoritario e militarista che, prima che Eckels modificasse il corso degli eventi, era invece stato sconfitto. Ciò fa pensare ad un futuro più aggressivo e guerresco del precedente, dove la cosa più importante è l'ostentazione della forza. Incastrata nel fango sulla suola del suo stivale, Eckels trova una bellissima farfalla morta. Incredulo, si chiede come la morte di una creatura così piccola abbia potuto provocare nel Tempo tali conseguenze.

Eckels, sull’orlo della disperazione, cade in ginocchio; Travis punta la sua arma contro di lui e fa partire un colpo, che rimbomba come un rumore di tuono. 


Beatrice Trottolini 2M

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