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SIMBOLOGIA NATALIZIA



Il Natale ha molti simboli come Babbo Natale, l’albero, il presepe e altri che si vedono sempre durante il periodo delle festività per addobbare le case. 

Non tutti però conoscono  l’origine di questi simboli, ma ve la sveliamo noi de La Siringa..


Il primo e più emblematico simbolo del Natale è Babbo Natale che ha origine dalla figura di San Nicola, vescovo di Myra in Turchia , che è stato associato ai bambini grazie a due fatti a lui attribuiti,il secondo dei quali è un miracolo: nel primo salvò tre ragazze dal diventare prostitute regalando al padre di esse abbastanza beni da saldare i loro debiti, cioè tre sacchi d'oro,; nel secondo trovò’ colui che uccise tre bambini consegnandolo alla giustizia e riportando poi in vita i bambini.

Quando nel  nord Europa si vietò la venerazione dei santi, si creò una figura da associargli,che noi tutti oggi conosciamo come Babbo Natale. La sua immagine moderna nasce grazie a Thomas Nat, che gli attribuì molte delle qualità che ancora oggi lo caratterizzano. 


Il secondo simbolo del quale vogliamo parlare e’ l’albero di Natale, che non può mai mancare nelle case durante il periodo natalizio.

La sua origine risale all’antica Roma, dove gli abitanti usavano decorare le proprie abitazioni con rami di pino durante le Calende di gennaio. Questa pratica si ritrova anche nel nord Europa dove  i cittadini, durante gli “Adam und Eva Spiele” (giochi di Adamo ed Eva), iniziarono ad allestire degli alberi nella loro casa a cui venivano appese mele, che venivano poi rimpiazzate da altri cibi, addobbandoli poi con candele e sfere di vetro per rappresentare l’espressione angelica: “Cristo luce del mondo” (originariamente i rami facevano parte di una celebrazione pagana di passaggio dall’inverno alla primavera, indicando la vita che riprende e viene in seguito avvicinata alle tradizioni cristiane).’abete divenne però l’albero di Natale solo nel 1600.

Associati all’albero di Natale si possono trovare anche i regali, originariamente dati ai bambini da Babbo Natale che per un breve periodo storico è stato associato alla figura di Gesù, anche se  il concetto dei regali dati solamente ai bambini buoni venne visto come “troppo severo” per essere associato a Cristo.La tradizione di dare regali agli adulti proviene sempre dall’antica Roma, dove Tito Tazio creò la tradizione di scambiarsi un ramoscello di ulivo del bosco di Strenia.


Un simbolo molto importante è anche il presepe, che nasce nel Medioevo, infatti il primo a rappresentare una scena narrata dai testi sacri fu San Francesco che scelse appunto la natività; in molti credono che si sia ispirato ad un viaggio a Betlemme. I presepi erano inizialmente allestiti solo in locali sacri, arrivarono poi nelle case private  all'inizio del ‘900.


Altro emblema del Natale, con un significato altamente simbolico, è la corona dell’avvento. Questo simbolo nasce in Scandinavia e si espande nel resto dell’Europa, ha una forma circolare che rappresenta l'eternità e l'unità. Nella corona si trovano, inoltre, quattro candele che indicano le quattro domeniche dell’avvento e accenderle una alla volta simboleggia la progressiva e inevitabile vittoria del bene, cioè la luce che rappresenta Cristo, sul male, cioè l'oscurità delle candele ancora non accese.

Nella corona si trova un altro simbolo importante,quello del cero di Natale che rappresenta l’arrivo di Gesù, cioè la luce divina nella nostra vita buia e piena di peccato (in certi paesi si accendono tre ceri tutti connessi alla base per rappresentare la trinità).


Altro simbolo altrettanto conosciuto è il vischio. Le sue origini hanno radici nella mitologia celtica, si dice infatti che Freya, quando venne a sapere che Loki aveva ucciso  Balder, si mise a piangere. Queste lacrime, toccando il vischio, riportarono in vita Balder; per questo motivo Freya decise di benedire tutti coloro che passavano sotto ad esso con un bacio, indicando amore ma anche protezione.

Dulcis in fundo, l’ultimo simbolo del quale parleremo è il panettone, nato durante il Medioevo, quando le famiglie consumavano un pane più ricco, di frumento, e ne mettevano da parte  una fetta da lasciare per l’anno successivo. Notizia interessante, che non consigliamo però di seguire: il panettone è buono morbido e fresco, da mangiare in compagnia durante le feste.


Sofia Rizzo 3H

Sofia Bazzurri 3F


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